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Il gran finale in piazza dell’HFF 2025 ha assunto la forma di un evento corale, capace di unire teatro, musica e partecipazione collettiva. Protagonisti della serata sono stati Dario D’Ambrosi e Moustapha Mbengue con i Tam Tam Morola, che hanno trasformato lo spazio urbano in un luogo di energia condivisa, chiudendo il festival con un momento intenso, vitale e profondamente umano. Un appuntamento che ha riunito pubblico, artisti e istituzioni nel segno dell’incontro e della festa.

Dario D’Ambrosi e il Teatro Patologico: arte come esperienza necessaria
La presenza di Dario D’Ambrosi ha portato sul palco l’esperienza del Teatro Patologico, una realtà unica nel panorama artistico italiano, nata dall’incontro tra teatro, disagio psichico e ricerca espressiva. Da oltre quarant’anni, D’Ambrosi utilizza la scena come spazio di verità, in cui il linguaggio teatrale diventa strumento di ascolto profondo e di restituzione dell’umano nella sua forma più fragile e autentica. Il suo intervento ha ricordato come l’arte possa farsi gesto civile e sociale, capace di generare consapevolezza e di aprire uno sguardo diverso sulla malattia mentale, trasformando il palco in un luogo di relazione e condivisione reale. Un messaggio forte, che ha trovato nella piazza un contesto ideale per raggiungere un pubblico ampio e trasversale.

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La piazza come spazio di energia e partecipazione collettiva
Accanto al teatro, la piazza si è trasformata in un vero spazio di energia condivisa, in cui il pubblico è stato coinvolto in modo diretto e spontaneo. La dimensione performativa dell’evento ha superato i confini del palco, facendo della musica e del movimento un linguaggio immediato capace di unire corpi, sguardi e ascolto. L’atmosfera, vibrante e partecipata, ha restituito il senso di una festa popolare contemporanea, in cui la tradizione dialoga con il presente e la comunità diventa protagonista attiva dell’esperienza. Un momento intenso e inclusivo, che ha reso la piazza un luogo vivo, attraversato da un’energia collettiva capace di coinvolgere persone di età e provenienze diverse.

Un finale che riassume lo spirito dell’HFF 2025
Il gran finale in piazza ha rappresentato una sintesi potente dello spirito dell’HFF 2025, mettendo in dialogo linguaggi artistici apparentemente lontani ma profondamente complementari. L’incontro tra il teatro di D’Ambrosi e la musica dei Tam Tam Morola ha costruito un momento di partecipazione autentica, in cui il pubblico non è stato semplice spettatore, ma parte attiva di un rito collettivo. La piazza si è trasformata così in uno spazio vivo, aperto e inclusivo, capace di accogliere differenze e trasformarle in energia condivisa. Una chiusura intensa e gioiosa che ha lasciato un segno forte, confermando la vocazione del festival a essere luogo di dialogo, esperienza e comunità.